PANE E CONDIVISIONE

Diana
Stamani ho visto una scena meravigliosa. Un bimbo di sei anni, dispiaciuto perché il fratellino di quasi un anno piangeva disperato, gli ha dato un pezzetto della sua pizza bianca. Come per incanto il piccolo, imitando il fratello, si è messo la pizza in bocca e ha cominciato a mordicchiarla con i suoi quattro dentini e gli ha sorriso tra le lacrime.
Ho amato quel gesto di condivisione, mi ha dato speranza in un mondo aperto ai desideri e ai bisogni degli altri.
Noi adulti vogliamo insegnare tante cose ai bambini ed è giusto, ma forse dovremmo tornare indietro, osservarli e stare attenti a non iniettare in loro l’egoismo e l’avidità.
A che serve avere tanto? Forse a lasciare beni a chi di noi dirà “Però, guarda che scemo/a, non si è goduto/a per niente la vita!”
La condivisione però non è solo pane; è tempo, è una carezza a un vecchio ed è un sorriso o uno guardo franco e diretto regalato alle persone che incontriamo, per non farle sentire qualunque e trasparenti, ma parte unica e indispensabile di questa meravigliosa e ormai quasi persa umanità.

Dì la tua. Chi ha ragione?